Lo stadio Renato Dall'Ara è il maggiore impianto sportivo della città di Bologna Può ospitare 32279 spettatori ed è intitolato alla memoria di Renato Dall'Ara, presidente del Bologna deceduto tre giorni prima del vittorioso spareggio valido per lo scudetto 1963-64 tra il Bologna e l'Inter. Situato nel quartiere Saragozza, a circa 6 km dal centro, ospita regolarmente le partite casalinghe del Bologna.
È considerato uno dei campi migliori in Italia e in Europa, assieme allo stadio Artemio Franchi di Firenze, per la straordinaria qualità drenante e compattezza del manto erboso.
La curva Andrea Costa è intitolata a Giacomo Bulgarelli, storico giocatore rossoblù, scomparso il 12 febbraio 2009 mentre dalla parte dei distinti centrali si trova il simbolo dello stadio: la Torre di Maratona. La curva San Luca è intitolata ad Arpad Weisz, storico allenatore della squadra, ucciso dai nazisti in un campo di concentramento durante la seconda guerra mondiale.
Storia
Il Littoriale nacque come il primo vero stadio italiano e fu modello per quelli che seguirono. Fino ad allora, infatti, gli stadi comunemente intesi erano campi con tribune montate su impalcatura.
Il 12 giugno 1925 fu posata la prima pietra dell'edificio, voluto da Leandro Arpinati, vicesegretario del Partito Nazionale Fascista e in seguito podestà di Bologna e presidente della FIGC. Accanto allo stadio si vollero due piscine: una scoperta da 50 m x 30 m, e una più piccola coperta (prima in Italia). Il progetto del grande complesso polisportivo è dell'ingegnere Umberto Costanzini (1897-1968) capo dell'Ufficio tecnico della Casa del Fascio e dell'architetto Giulio Ulisse Arata.
Il 29 ottobre 1926 Arpinati poté fissare la data di "fine lavori", circa un anno dopo la posa della prima pietra. Due giorni dopo, la mattina del 31 ottobre 1926, davanti a tutte le autorità cittadine, lo stadio Littoriale fu inaugurato da Benito Mussolini, il quale entrò scenograficamente nell'impianto in sella al suo cavallo. Nel tardo pomeriggio dello stesso giorno Mussolini fu oggetto di un attentato perpetrato dall'anarchico quindicenne Anteo Zamboni, che gli sparò mancandolo: il giovane fu ucciso sul luogo del fallito attentato dagli squadristi del Fascio.
L'impianto fu costruito con il nome di "Stadio Littoriale". La sua capacità era di 50 100 posti e i suoi muri, realizzati con il tipico mattone rosso e le finestre ad arco, lo rendevano un edificio eccezionale per l'epoca. Un'ulteriore nota di carattere fu aggiunta con la costruzione della torre di Maratona, completata nel 1929, nel settore opposto alla tribuna coperta.
Sul pennone della torre fu collocata una statua rappresentante la Vittoria alata con fascio littorio, e nella nicchia una statua equestre di Mussolini, realizzata da Giuseppe Graziosi, scultore savignanese professore all'accademia di Firenze. Infine, lo stadio fu collegato al portico di San Luca, risalente al Settecento.
Lo Stadio Littoriale era un campo di livello internazionale, uno dei più grandi e moderni dell'epoca, e così fu scelto nel 1934 per la fase finale dei Campionati Mondiali, per poi rimanere uno dei migliori campi italiani, seppur cambiando il proprio nome in Stadio Comunale, al termine della guerra.
Un'ultima e definitiva modifica al nome fu fatta nel 1983: stadio Renato Dall'Ara, in memoria del presidente che diresse il Bologna per 30 anni, dal 1934 al 1964, durante i quali i rossoblù riuscirono a vincere ben 5 scudetti, l'ultimo dei quali proprio nel 1964. Il grande Presidente, però, non riuscì a gioire di quel titolo, essendo morto solo 3 giorni prima della sfida spareggio con l'Inter.
Lo stadio fu completamente ristrutturato per i Mondiali del 1990. Furono introdotte nuove uscite di sicurezza, rifatta la pista di atletica, e aggiunte nuove file di seggiolini alzando la vecchia struttura. Infine fu costruito un nuovo tetto per la tribuna, ripulite tutte le facciate, rivisto l'impianto di illuminazione e installato un nuovo tabellone.
L'attuale capienza è di 38 279 posti a sedere. La curva Nord, intitolata dal 17 maggio 2009 a Giacomo Bulgarelli, giocatore e capitano del Bologna F. C., è la sede degli ultras rossoblù (in precedenza la curva era chiamata "Andrea Costa", dal nome della strada prospiciente quel lato dello stadio); la curva Sud è denominata "San Luca", intitolata ad Arpad Weisz, è riservata in parte alle tifoserie ospiti.
Lo stadio Dall'Ara ha anche ospitato gare interne della nazionale bosniaca di calcio durante le qualificazioni al Mondiale del 1998 a causa dell'inagibilità dello stadio di Sarajevo
È considerato uno dei campi migliori in Italia e in Europa, assieme allo stadio Artemio Franchi di Firenze, per la straordinaria qualità drenante e compattezza del manto erboso.
Storia
Il Littoriale nacque come il primo vero stadio italiano e fu modello per quelli che seguirono. Fino ad allora, infatti, gli stadi comunemente intesi erano campi con tribune montate su impalcatura.
Il 12 giugno 1925 fu posata la prima pietra dell'edificio, voluto da Leandro Arpinati, vicesegretario del Partito Nazionale Fascista e in seguito podestà di Bologna e presidente della FIGC. Accanto allo stadio si vollero due piscine: una scoperta da 50 m x 30 m, e una più piccola coperta (prima in Italia). Il progetto del grande complesso polisportivo è dell'ingegnere Umberto Costanzini (1897-1968) capo dell'Ufficio tecnico della Casa del Fascio e dell'architetto Giulio Ulisse Arata.
Il 29 ottobre 1926 Arpinati poté fissare la data di "fine lavori", circa un anno dopo la posa della prima pietra. Due giorni dopo, la mattina del 31 ottobre 1926, davanti a tutte le autorità cittadine, lo stadio Littoriale fu inaugurato da Benito Mussolini, il quale entrò scenograficamente nell'impianto in sella al suo cavallo. Nel tardo pomeriggio dello stesso giorno Mussolini fu oggetto di un attentato perpetrato dall'anarchico quindicenne Anteo Zamboni, che gli sparò mancandolo: il giovane fu ucciso sul luogo del fallito attentato dagli squadristi del Fascio.
L'impianto fu costruito con il nome di "Stadio Littoriale". La sua capacità era di 50 100 posti e i suoi muri, realizzati con il tipico mattone rosso e le finestre ad arco, lo rendevano un edificio eccezionale per l'epoca. Un'ulteriore nota di carattere fu aggiunta con la costruzione della torre di Maratona, completata nel 1929, nel settore opposto alla tribuna coperta.
Sul pennone della torre fu collocata una statua rappresentante la Vittoria alata con fascio littorio, e nella nicchia una statua equestre di Mussolini, realizzata da Giuseppe Graziosi, scultore savignanese professore all'accademia di Firenze. Infine, lo stadio fu collegato al portico di San Luca, risalente al Settecento.
Lo Stadio Littoriale era un campo di livello internazionale, uno dei più grandi e moderni dell'epoca, e così fu scelto nel 1934 per la fase finale dei Campionati Mondiali, per poi rimanere uno dei migliori campi italiani, seppur cambiando il proprio nome in Stadio Comunale, al termine della guerra.
Lo stadio fu completamente ristrutturato per i Mondiali del 1990. Furono introdotte nuove uscite di sicurezza, rifatta la pista di atletica, e aggiunte nuove file di seggiolini alzando la vecchia struttura. Infine fu costruito un nuovo tetto per la tribuna, ripulite tutte le facciate, rivisto l'impianto di illuminazione e installato un nuovo tabellone.
L'attuale capienza è di 38 279 posti a sedere. La curva Nord, intitolata dal 17 maggio 2009 a Giacomo Bulgarelli, giocatore e capitano del Bologna F. C., è la sede degli ultras rossoblù (in precedenza la curva era chiamata "Andrea Costa", dal nome della strada prospiciente quel lato dello stadio); la curva Sud è denominata "San Luca", intitolata ad Arpad Weisz, è riservata in parte alle tifoserie ospiti.
Lo stadio Dall'Ara ha anche ospitato gare interne della nazionale bosniaca di calcio durante le qualificazioni al Mondiale del 1998 a causa dell'inagibilità dello stadio di Sarajevo
Informazioni | |
---|---|
Stato | Italia |
Ubicazione | Bologna Via Andrea Costa, 174 Tel. +39 051 6142215 |
Inizio lavori | 1925 |
Inaugurazione | 1927 |
Struttura | Pianta ovale |
Copertura | Tribuna centrale e laterale |
Pista d'atletica | 8 corsie |
Ristrutturazione | 1990, 2015 |
Mat. del terreno | Erba |
Dim. del terreno | 105 m × 68 m |
Proprietario | Comune di Bologna |
Progetto | Giulio Ulisse Arata |
Prog. strutturale | Umberto Costanzini |
Commenti
Posta un commento