Con suoi 60.240 spettatori è il secondo stadio in Italia per capienza effettiva dopo il Meazza di Milano, e il terzo per capienza omologata dopo lo stesso Meazza e l'Olimpico di Roma.
Storia
Battezzato come stadio del Sole, cambiò successivamente denominazione per celebrare la tradizione secondo la quale Paolo di Tarso avrebbe raggiunto l'Italia attraccando nella zona dell'attuale Fuorigrotta. La struttura venne inaugurata il 6 dicembre 1959, con la gara di campionato fra Napoli e Juventus, terminata 2-1 per gli azzurri; un mese più tardi, il 6 gennaio 1960, ospitò la gara di Coppa Internazionale tra Italia e Svizzera (conclusa 3-0 per gli italiani).
Il progetto originario prevedeva solo un anello, quello attualmente al livello superiore, ma su specifiche richieste ne fu aggiunto uno inferiore, al di sotto del livello stradale. La capienza iniziale era di 87 500 spettatori in piedi. Le tribune erano in travertino, sia nell'anello inferiore che in quello superiore. Parzialmente riammodernato in occasione dei campionati europei del 1980 e dei campionati mondiali di calcio ospitati dall'Italia nel 1990, lo stadio è stato oggetto di ulteriori lavori di ristrutturazione e riqualificazione che hanno compreso la costruzione della copertura e della nuova tribuna stampa su progetto strutturale dell'ingegner Luigi Corradi, il riammodernamento della pista di atletica e dell'impianto di illuminazione e l'adeguamento alle norme di sicurezza richieste dalla FIFA. Successivamente venne costruito un terzo anello, direttamente collegato alla struttura di sostegno della copertura, che portò la capienza dello stadio a 76 824 posti. Il suddetto anello, tuttavia, è stato poi inibito agli spettatori poiché, ogni volta che il Napoli segnava una rete, gli spettatori esultanti provocavano vibrazioni che, attraverso i piloni di sostegno della copertura, si diramavano nel terreno propagandosi successivamente ai fabbricati adiacenti allo stadio e causando, così, non pochi problemi agli abitanti (si sono verificate perfino lesioni all'interno degli appartamenti). L'ex assessore allo sport del comune di Napoli, Alfredo Ponticelli, aveva più volte affermato che a causa di questo disagio il terzo anello sarebbe stato smontato e rimosso, unitamente alla copertura.
Il 6 dicembre 2009, in occasione del 50º anniversario dell'inaugurazione dell'impianto, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha consegnato, prima dell'inizio della gara in programma Napoli-Bari, una maglia azzurra con il numero "50" a tre protagonisti della gara inaugurale contro la Juventus, ovvero Luís Vinício, Elia Greco e Dolo Mistone.
L'8 ottobre 2013 la Tribuna Stampa dello Stadio San Paolo è stata intitolata a Carlo Iuliano, storico capo ufficio stampa della Società Sportiva Calcio Napoli, scomparso nel 2013.
Informazioni | |
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Stato | ![]() |
Ubicazione | Piazzale Vincenzo Tecchio Fuorigrotta 80125 Napoli (NA) Tel. +39 081 6133911 |
Inizio lavori | 1948 |
Inaugurazione | 6 dicembre 1959 |
Struttura | Cemento armato, pianta ovale |
Copertura | Lega metallica e perspex su tutti i settori |
Pista d'atletica | 8 corsie |
Ristrutturazione | 1990 |
Mat. del terreno | Erba |
Dim. del terreno | 110 × 68 m |
Proprietario | Comune di Napoli |
Progetto | Carlo Cocchia e Luigi Corradi |
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