Costruito da Costantino Rozzi ed inaugurato nel 1971 ospitò da allora gli incontri interni dell'Avellino.
Originariamente noto solo come Partenio, dopo la morte per sclerosi laterale amiotrofica dell'ex capitano dell'Avellino Adriano Lombardi il Comune deliberò di intitolare a questi lo stadio nel novembre 2011, ufficializzando la cosa durante una cerimonia tenutasi il 7 giugno 2011.
È il quarto stadio della Campania per capienza con 26 542 spettatori.
Il 24 giugno 2013 è stato presentato il progetto di restyling dello stadio a cura dell'arch. Vincenzo Maria Genovese. Il progetto prevede l'aumento della capienza a 10 215 spettatori e la tinteggiatura degli spalti con i colori della società. La pista d'atletica è stata sostituita da una pavimentazione azzurra con le scritte "Città di Avellino e Stadio Partenio Lombardi" e sotto le due curve sono state stilizzate anche due bandiere tricolore. L'intervento ha previsto anche l'installazione di nuovi tornelli e l'adeguamento dei sistemi di videosorveglianza oltre alla sistemazione del parcheggio per gli ospiti. I lavori sono iniziati il 27 giugno e lo Stadio è stato consegnato ufficialmente alla Città dopo un mese di lavori, con una cerimonia ufficiale svoltasi la sera del 24 luglio successivo.Il 10 dicembre 2014 è stato presentato al comune di Avellino, a cui spetta la valutazione insieme ad altre amministrazioni, un progetto di ristrutturazione dell'impianto. Del costo di circa 55 milioni di euro, prevede la demolizione e ricostruzione in lotti dello stadio con una capienza di 21.000 posti e la realizzazione di un'area commerciale e direzionale.
| Informazioni | |
|---|---|
| Stato |  Italia |
| Ubicazione | Contrada Zoccolari 1 83100 Avellino Tel. +39 0825 31522 |
| Inizio lavori | 1970 |
| Inaugurazione | 1971 |
| Struttura | Pianta ovale |
| Pista d'atletica | dal 2013 non più esistente |
| Ristrutturazione | 1980, 2013 |
| Mat. del terreno | Erba sintetica (dal 17 agosto 2016) |
| Dim. del terreno | 105 x 68 m |
| Proprietario | Comune di Avellino |
| Costruttore | Costantino Rozzi |
Commenti
Posta un commento