Stadio Druso


Lo stadio Druso (anche noto come campo sportivo Druso, in ted. Drusus-Stadion o Drusus-Sportplatz) è uno stadio calcistico della città di Bolzano, il principale impianto nel suo genere in tutto l'Alto Adige. Fa parte del complesso polisportivo del lido di Bolzano, che coi isoui 4040 posti sorge nei pressi della confluenza tra i fiumi Talvera ed Isarco.
Ospita le gare casalinghe della AC Virtus Bolzano (club fondato nel 2015 a seguito della fusione tra FC Bolzano - storico sodalizio usufruttario del campo - e AC Virtus Don Bosco, squadra dell'omonimo quartiere cittadino, che a sua volta utilizzava occasionalmente l'impianto) e del FC Südtirol (squadra nata a Bressanone nel 1974 e che fino al 2000 aveva giocato nello stadio di tale città e in quello del comune di Termeno).




Storia

Lo stadio fu costruito ed inaugurato alla fine del 1930, con una struttura in stile razionalista tipica dell'edilizia d'epoca fascista, ad uso polisportivo (calcio ed atletica leggera). La struttura originale, a pianta ellittica con due sole tribune parallele ai lati lunghi del campo è giunta praticamente inalterata fino al terzo millennio.
Complice il basso livello in cui il calcio altoatesino era sprofondato nel secondo dopoguerra (con le squadre locali militanti nelle leghe dilettantistiche), lo stadio fu vittima di incuria e degrado indotte dalla scarsa manutenzione, tanto che il comune di Bolzano, sul finire degli anni 1990, chiuse al pubblico la tribuna principale per motivi di sicurezza. Nel 2000, dopo aver conquistato la promozione in serie C2, il FC Südtirol scelse di lasciare Bressanone ed eleggere il Druso a terreno casalingo. In virtù di ciò, lo stadio subì un deciso intervento di ristrutturazione e complessivo ammodernamento, che consentì di riaprire la tribuna e portare la capienza a 3000 posti a sedere.
La capienza e il livello delle strutture rimasero comunque insufficienti per gli standard del calcio professionistico italiano, ma apposite deroghe ai regolamenti consentirono di superare tali criticità.
Nel 2012 la Lega Italiana Calcio Professionistico rese noto di non essere più intenzionata a prorogare tali deroghe, con susseguente rischio per il FC Südtirol d'essere escluso dal campionato di Prima Divisione. Per evitare ciò, le istituzioni locali iniziarono a studiare il progetto di una più completa opera di ristrutturazione dello stadio, per un costo preventivatob di 6 milioni di euro, comprendente un aumento della capienza degli spalti, il consolidamento e l'ammodernamento delle strutture, il miglioramento dell'accessibilità agli spalti, con realizzazione di zone per il prefiltraggio dei tifosi, e la rimozione della pista di atletica per far spazio a ulteriori tribune. Successivamente la Lega Pro optò per un prolungamento ulteriore della deroga, evitando al FC Südtirol un possibile trasloco momentaneo in un altro impianto.
Il 19 febbraio 2013 il comune di Bolzano approvò il bando per la progettazione dei lavori di ristrutturazione ed adeguamento dello stadio , che fu poi reso pubblico il 23 giugno successivo.

Lo stadio è intitolato a Nerone Claudio Druso Germanico (meglio noto come Druso maggiore, fratello minore di Tiberio e padre di Claudio, entrambi divenuti imperatori romani), il quale durante le guerre Retico-Germaniche (attorno al 15 a.C.) fece costruire il primo ponte sopra il fiume Isarco presso l'area dell'attuale città di Bolzano.



Informazioni
StatoItalia Italia
UbicazioneViale Trieste, 29 - Bolzano
Inizio lavori1928
Inaugurazione1930
Strutturarettangolare; due tribune laterali contrapposte, senza curve
Coperturatutti i settori
Pista d'atleticapresente
Ristrutturazione2012
Mat. del terrenoerba
Dim. del terreno105 x 63 m
ProprietarioComune di Bolzano

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