Lo stadio ha una capienza di 60 260 posti , tutti a sedere. È il secondo più grande stadio in Premier League dopo l'Old Trafford di Manchester ed il terzo più grande a Londra, dopo Wembley e Twickenham.
Durante le fasi di costruzione e progettazione, era conosciuto come Ashburton Grove, dal nome del quartiere, prima che nell'ottobre del 2004 fossero venduti i diritti del nome alla compagnia aerea Emirates.
Il progetto complessivo dello stadio è costato ben 390 milioni di sterline.
Storia
Per la maggior parte della sua storia l'Arsenal ha avuto il suo quartier generale nella zona sud-orientale di Londra. Ha disputato le sue prime partite al Manor Ground a Plumstead, salvo per un periodo di tre anni nel vicino Invicta Ground tra il 1890 e il 1893. Il Manor Ground inizialmente era solo un campo, ma il club inserì impalcature e gradinate giusto in tempo per la sua prima partita avvenuta nel settembre del 1893. Lo stadio venne utilizzato nei successivi vent'anni fino al trasferimento del club nell'area settentrionale di Londra nel 1913. Il successivo stadio dell'Arsenal, l'Arsenal Stadium, meglio noto come Highbury, ospitò le gare interne dei Gunners dal settembre 1913 al maggio 2006.
La sua costruzione venne affidata all'architetto Archibald Leitch. Aveva un design comune a molti campi di calcio britannici dell'epoca, con una sola tribuna coperta. Negli anni trenta venne apportata una grande revisione all'intero dell'impianto, con la costruzione dei nuovi settori est ed ovest in Art déco e l'aggiunta di tettoie al North Bank e alla Clock End. Ai suoi esordi Highbury poteva ospitare più di 60 000 spettatori ed aveva una capacità di 57 000 persone fino ai primi anni novanta, quando il rapporto Taylor ed i regolamenti della Premier League costrinsero il club a convertire Highbury in posti tutti a sedere in tempo per la stagione 1993–1994. La società ridusse, pertanto, la capienza a 38 419 spettatori,[capacità ulteriormente ridotta in occasione delle partite di UEFA Champions League per poter aggiungere ulteriori cartelloni pubblicitari. Perciò durante le stagioni 1998–1999 e 1999–2000 l'Arsenal giocò le partite casalinghe di Champions League a Wembley, che poteva ospitare più di 70 000 persone.
Dopo aver considerato varie opzioni l'Arsenal decise nel 1999 di costruire un nuovo stadio da 60 000 posti a sedere, l'Emirates Stadium, ad Ashburton Grove, circa 500 metri a sud-ovest di Highbury. Il progetto inizialmente fu frenato dai costi elevati, ma la costruzione venne completata nel luglio 2006, in tempo per l'inizio della stagione 2006–2007. Lo stadio trae la sua denominazione dallo sponsor, la compagnia aerea Emirates, con la quale il club ha firmato il contratto di sponsorizzazione più lungo della storia del calcio inglese; il valore dell'operazione si aggira intorno ai 100 milioni di sterline. Alcuni tifosi però, non accettando il nome dello sponsor come denominazione dello stadio, lo chiamano stadio Ashburton Grove o il Grove. Sarà comunque conosciuto ufficialmente come Emirates Stadium fino al 2012 ed il logo della compagnia aerea comparirà sulle maglie della squadra fino alla fine della stagione 2013–2014.
La prima partita fu giocata allo stadio il 22 luglio 2006. Fu un omaggio a Dennis Bergkamp per il suo addio al professionismo, una sfida tra l'Arsenal e la sua ex squadra, l'Ajax. L'Arsenal vinse 2-1.
La prima partita ufficiale dell'Arsenal fu la sfida di Premier League contro l'Aston Villa, disputata il 19 agosto. Olof Mellberg e Gilberto Silva siglarono le reti che fissarono il risultato sull'1-1.
L'Arsenal ha dovuto attendere fino al 23 settembre 2006 per vincere la prima partita di campionato nella sua nuova casa, sconfiggendo lo Sheffield United per 3-0. La prima vittoria europea risaliva invece al 23 agosto, nel match di Champions League contro la Dinamo Zagabria concluso sul risultato di 2-1.
La sua costruzione venne affidata all'architetto Archibald Leitch. Aveva un design comune a molti campi di calcio britannici dell'epoca, con una sola tribuna coperta. Negli anni trenta venne apportata una grande revisione all'intero dell'impianto, con la costruzione dei nuovi settori est ed ovest in Art déco e l'aggiunta di tettoie al North Bank e alla Clock End. Ai suoi esordi Highbury poteva ospitare più di 60 000 spettatori ed aveva una capacità di 57 000 persone fino ai primi anni novanta, quando il rapporto Taylor ed i regolamenti della Premier League costrinsero il club a convertire Highbury in posti tutti a sedere in tempo per la stagione 1993–1994. La società ridusse, pertanto, la capienza a 38 419 spettatori,[capacità ulteriormente ridotta in occasione delle partite di UEFA Champions League per poter aggiungere ulteriori cartelloni pubblicitari. Perciò durante le stagioni 1998–1999 e 1999–2000 l'Arsenal giocò le partite casalinghe di Champions League a Wembley, che poteva ospitare più di 70 000 persone.
Dopo aver considerato varie opzioni l'Arsenal decise nel 1999 di costruire un nuovo stadio da 60 000 posti a sedere, l'Emirates Stadium, ad Ashburton Grove, circa 500 metri a sud-ovest di Highbury. Il progetto inizialmente fu frenato dai costi elevati, ma la costruzione venne completata nel luglio 2006, in tempo per l'inizio della stagione 2006–2007. Lo stadio trae la sua denominazione dallo sponsor, la compagnia aerea Emirates, con la quale il club ha firmato il contratto di sponsorizzazione più lungo della storia del calcio inglese; il valore dell'operazione si aggira intorno ai 100 milioni di sterline. Alcuni tifosi però, non accettando il nome dello sponsor come denominazione dello stadio, lo chiamano stadio Ashburton Grove o il Grove. Sarà comunque conosciuto ufficialmente come Emirates Stadium fino al 2012 ed il logo della compagnia aerea comparirà sulle maglie della squadra fino alla fine della stagione 2013–2014.
| Informazioni | |
|---|---|
| Stato | |
| Ubicazione | Ashburton Grove, |
| Inizio lavori | febbraio 2004 |
| Inaugurazione | 22 luglio 2006 |
| Copertura | Tutti i settori |
| Pista d'atletica | Assente |
| Costo | 390 milioni di sterline[1] |
| Mat. del terreno | Desso GrassMaster |
| Dim. del terreno | 105 x 68 metri |
| Proprietario | |
| Progetto | HOK Sport |



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